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MATTEO CESCHI

UNSEEN SIXTIES.

Le altre immagini del Sessantotto americano

NOVEMBRE 2017

Un regalo per il cinquantennio del Sessantotto

L’operazione UNSEEN SIXTIES. Le altre immagini del “Sessantotto” americano nasce fin dall’inizio con un preciso scopo divulgativo. Anzi, senza questo aspetto, forse l’intera operazione non avrebbe preso forma.
La precedente mostra America, America organizzata da Expowall con l’archivio open source della New York Public Library aveva già testato con successo l’idea di offrire ai visitatori la possibilità sia di acquistare stampe professionali certificate sia di scaricare dal sito della galleria le immagini in mostra per poi stamparle in proprio.
Così al momento di definire il contenitore che avrebbe accolto UNSEEN SIXTIES ho fatto mia con estremo piacere l’idea.
Ritengo, infatti, che invitare il visitatore a scaricare e stampare così come acquistare una stampa in galleria rappresenti un utile esercizio di preservazione della memoria. A prescindere dalla libera scelta che ogni singolo visitatore farà, il solo fatto di rendere fisiche le memorie del passato in un momento in cui le immagini sono spasmodicamente consumate e subito dopo dimenticate può rappresentare un fondamentale contributo a ristabilire la memoria di sé e di quanto ci circonda.
L’atto di possedere, di fare proprio un frammento di storie altrui, è poi una dichiarazione d’intenti esplicita e molto forte nei confronti di quanti ormai spendono le loro giornate a screditare il lavoro degli storici e a farlo passare come un ozioso passatempo privo di utilità.
Le foto congelano un istante preciso del flusso della realtà per restituirlo con la visone del fotografo anche dopo anni a quanti se lo erano scordati o semplicemente non lo avevano vissuto.    

Matteo Ceschi ha fatto sua l’idea di mettere disposizione di tutti le scansioni dei suoi negativi: “ Ritengo che invitare il visitatore a scaricare e stampare così come acquistare una stampa in galleria rappresenti un utile esercizio di preservazione della memoria. A prescindere dalla libera scelta che ogni singolo visitatore farà, il solo fatto di rendere fisiche le memorie del passato in un momento in cui le immagini sono spasmodicamente consumate e subito dopo dimenticate può rappresentare un fondamentale contributo a ristabilire la memoria di sé e di quanto ci circonda.”

I file delle foto esposte in mostra possono essere richieste per uso personale scrivendo a info@expowallgallery.com  dopo un lavoro di acquisizione e ripristino eseguito da Mario Govino. Oppure possono essere acquistate già stampate in galleria.

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