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Walker Evans
1903-1975Walker Evans, nato nel 1903 a St. Louis, Missouri, sin da piccolo era interessato all’arte, disegnava, collezionava cartoline e scattò foro con una piccola camera Kodak. Dopo la scuola volle diventare uno scrittore e dopo un anno a Parigi si stabilì a New York. Riprese la in mano anche la macchina fotografica con la quale cercò di seguire le strategie letterarie – poesia, ironia, descrizione incisiva e struttura narrativa – nella realizzazione di immagini.
Per lui la fotografia rimarrà sempre la “più letteraria delle arti grafiche” e continuò per tutta la vita a collaborare con scrittori.
Nel tardo 1935 iniziò un periodo di 18 mesi per la Resettlement Administration (dal 1937 poi FSA). Più che gli itinerari richiesti seguì il suo istinto di formazione letteraria e creò immagini dirette ed iconiche che entrarono nell’immaginario collettivo del paese e ora fanno parte della storia visuale condivisa della Grande Depressione. La collaborazione con il FSA finì nel 1937.
Già nel 1938 Walker Evans ebbe la sua prima retrospettiva al Museum of Modern Art.
Negli anni contribuì con le sue foto alla rivista Fortune e seguì altre ricerche, come quella famose nella metropolitana di New York. Dal 1973 si dedicò al lavoro con la Polaroid che ben si sposò con la sua visione poetica ma concreta del mondo.Per ulteriori approfondimenti si consiglia: http://www.metmuseum.org/toah/hd/evan/hd_evan.htm
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#19 Walker Evans, Coca-Cola shack in Alabama
15,00€Walker Evans
1903-1975Walker Evans, nato nel 1903 a St. Louis, Missouri, sin da piccolo era interessato all’arte, disegnava, collezionava cartoline e scattò foro con una piccola camera Kodak. Dopo la scuola volle diventare uno scrittore e dopo un anno a Parigi si stabilì a New York. Riprese la in mano anche la macchina fotografica con la quale cercò di seguire le strategie letterarie – poesia, ironia, descrizione incisiva e struttura narrativa – nella realizzazione di immagini.
Per lui la fotografia rimarrà sempre la “più letteraria delle arti grafiche” e continuò per tutta la vita a collaborare con scrittori.
Nel tardo 1935 iniziò un periodo di 18 mesi per la Resettlement Administration (dal 1937 poi FSA). Più che gli itinerari richiesti seguì il suo istinto di formazione letteraria e creò immagini dirette ed iconiche che entrarono nell’immaginario collettivo del paese e ora fanno parte della storia visuale condivisa della Grande Depressione. La collaborazione con il FSA finì nel 1937.
Già nel 1938 Walker Evans ebbe la sua prima retrospettiva al Museum of Modern Art.
Negli anni contribuì con le sue foto alla rivista Fortune e seguì altre ricerche, come quella famose nella metropolitana di New York. Dal 1973 si dedicò al lavoro con la Polaroid che ben si sposò con la sua visione poetica ma concreta del mondo.Per ulteriori approfondimenti si consiglia: http://www.metmuseum.org/toah/hd/evan/hd_evan.htm
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Berenice Abbott1898-1991Berenice Abbott nasce nel Ohio. Arriva alla fotografia dopo una preparazione artisticae letteraria. Durante il suo soggiorno a Parigi nel 1923 incontra Man Ray che laingaggia come assistente. Già nel 1926 Abbott ha la sua prima mostra personale e apreil proprio studio parigino.Quando nel 1929 arriva a New York rimane colpita dal grande potenziale fotografico diquesta città ed inizia il suo progetto fotografico sulla metropoli in evoluzione. Nel1935 viene chiamato dal Federal Art Project come supervisore del progetto ChangingNew York chele consente comunque di portare avanti la propria ricerca. Quando si ritira dal FAP nel 1939 ci sono 305 fotografie sue che vengono depositate al Museum ofthe City of New York un racconto visivo del cambiamento della città.Una sua citazione descrive bene il valore che la fotografia ha per lei che persessant’anni ha regalato immagini di grandissimi potere e chiarezza comunicativa:Photography can never grow up if it imitates some other medium. It has to walk alone;it has to be itself.(cit. Excerpt from An Address Given by Berenice Abbott at theAspen Institute Conference on Photography, October 6, 1951)Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
#20 Berenice Abbott,Newsstand, Manhattan
15,00€Berenice Abbott1898-1991Berenice Abbott nasce nel Ohio. Arriva alla fotografia dopo una preparazione artisticae letteraria. Durante il suo soggiorno a Parigi nel 1923 incontra Man Ray che laingaggia come assistente. Già nel 1926 Abbott ha la sua prima mostra personale e apreil proprio studio parigino.Quando nel 1929 arriva a New York rimane colpita dal grande potenziale fotografico diquesta città ed inizia il suo progetto fotografico sulla metropoli in evoluzione. Nel1935 viene chiamato dal Federal Art Project come supervisore del progetto ChangingNew York chele consente comunque di portare avanti la propria ricerca. Quando si ritira dal FAP nel 1939 ci sono 305 fotografie sue che vengono depositate al Museum ofthe City of New York un racconto visivo del cambiamento della città.Una sua citazione descrive bene il valore che la fotografia ha per lei che persessant’anni ha regalato immagini di grandissimi potere e chiarezza comunicativa:Photography can never grow up if it imitates some other medium. It has to walk alone;it has to be itself.(cit. Excerpt from An Address Given by Berenice Abbott at theAspen Institute Conference on Photography, October 6, 1951)Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
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Berenice Abbott1898-1991Berenice Abbott nasce nel Ohio. Arriva alla fotografia dopo una preparazione artisticae letteraria. Durante il suo soggiorno a Parigi nel 1923 incontra Man Ray che laingaggia come assistente. Già nel 1926 Abbott ha la sua prima mostra personale e apreil proprio studio parigino.Quando nel 1929 arriva a New York rimane colpita dal grande potenziale fotografico diquesta città ed inizia il suo progetto fotografico sulla metropoli in evoluzione. Nel1935 viene chiamato dal Federal Art Project come supervisore del progetto ChangingNew York chele consente comunque di portare avanti la propria ricerca. Quando si ritira dal FAP nel 1939 ci sono 305 fotografie sue che vengono depositate al Museum ofthe City of New York un racconto visivo del cambiamento della città.Una sua citazione descrive bene il valore che la fotografia ha per lei che persessant’anni ha regalato immagini di grandissimi potere e chiarezza comunicativa:Photography can never grow up if it imitates some other medium. It has to walk alone;it has to be itself.(cit. Excerpt from An Address Given by Berenice Abbott at theAspen Institute Conference on Photography, October 6, 1951)Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
#21 Berenice Abbott, Brooklyn Bridge, Water and Dock Streets, looking southwest, Brooklyn
15,00€Berenice Abbott1898-1991Berenice Abbott nasce nel Ohio. Arriva alla fotografia dopo una preparazione artisticae letteraria. Durante il suo soggiorno a Parigi nel 1923 incontra Man Ray che laingaggia come assistente. Già nel 1926 Abbott ha la sua prima mostra personale e apreil proprio studio parigino.Quando nel 1929 arriva a New York rimane colpita dal grande potenziale fotografico diquesta città ed inizia il suo progetto fotografico sulla metropoli in evoluzione. Nel1935 viene chiamato dal Federal Art Project come supervisore del progetto ChangingNew York chele consente comunque di portare avanti la propria ricerca. Quando si ritira dal FAP nel 1939 ci sono 305 fotografie sue che vengono depositate al Museum ofthe City of New York un racconto visivo del cambiamento della città.Una sua citazione descrive bene il valore che la fotografia ha per lei che persessant’anni ha regalato immagini di grandissimi potere e chiarezza comunicativa:Photography can never grow up if it imitates some other medium. It has to walk alone;it has to be itself.(cit. Excerpt from An Address Given by Berenice Abbott at theAspen Institute Conference on Photography, October 6, 1951)Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
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Berenice Abbott1898-1991Berenice Abbott nasce nel Ohio. Arriva alla fotografia dopo una preparazione artisticae letteraria. Durante il suo soggiorno a Parigi nel 1923 incontra Man Ray che laingaggia come assistente. Già nel 1926 Abbott ha la sua prima mostra personale e apreil proprio studio parigino.Quando nel 1929 arriva a New York rimane colpita dal grande potenziale fotografico diquesta città ed inizia il suo progetto fotografico sulla metropoli in evoluzione. Nel1935 viene chiamato dal Federal Art Project come supervisore del progetto ChangingNew York chele consente comunque di portare avanti la propria ricerca. Quando si ritira dal FAP nel 1939 ci sono 305 fotografie sue che vengono depositate al Museum ofthe City of New York un racconto visivo del cambiamento della città.Una sua citazione descrive bene il valore che la fotografia ha per lei che persessant’anni ha regalato immagini di grandissimi potere e chiarezza comunicativa:Photography can never grow up if it imitates some other medium. It has to walk alone;it has to be itself.(cit. Excerpt from An Address Given by Berenice Abbott at theAspen Institute Conference on Photography, October 6, 1951)Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
#22 Berenice Abbott, Washington Square looking north, Manhattan
15,00€Berenice Abbott1898-1991Berenice Abbott nasce nel Ohio. Arriva alla fotografia dopo una preparazione artisticae letteraria. Durante il suo soggiorno a Parigi nel 1923 incontra Man Ray che laingaggia come assistente. Già nel 1926 Abbott ha la sua prima mostra personale e apreil proprio studio parigino.Quando nel 1929 arriva a New York rimane colpita dal grande potenziale fotografico diquesta città ed inizia il suo progetto fotografico sulla metropoli in evoluzione. Nel1935 viene chiamato dal Federal Art Project come supervisore del progetto ChangingNew York chele consente comunque di portare avanti la propria ricerca. Quando si ritira dal FAP nel 1939 ci sono 305 fotografie sue che vengono depositate al Museum ofthe City of New York un racconto visivo del cambiamento della città.Una sua citazione descrive bene il valore che la fotografia ha per lei che persessant’anni ha regalato immagini di grandissimi potere e chiarezza comunicativa:Photography can never grow up if it imitates some other medium. It has to walk alone;it has to be itself.(cit. Excerpt from An Address Given by Berenice Abbott at theAspen Institute Conference on Photography, October 6, 1951)Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
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Walker Evans
1903-1975Walker Evans, nato nel 1903 a St. Louis, Missouri, sin da piccolo era interessato all’arte, disegnava, collezionava cartoline e scattò foro con una piccola camera Kodak. Dopo la scuola volle diventare uno scrittore e dopo un anno a Parigi si stabilì a New York. Riprese la in mano anche la macchina fotografica con la quale cercò di seguire le strategie letterarie – poesia, ironia, descrizione incisiva e struttura narrativa – nella realizzazione di immagini.
Per lui la fotografia rimarrà sempre la “più letteraria delle arti grafiche” e continuò per tutta la vita a collaborare con scrittori.
Nel tardo 1935 iniziò un periodo di 18 mesi per la Resettlement Administration (dal 1937 poi FSA). Più che gli itinerari richiesti seguì il suo istinto di formazione letteraria e creò immagini dirette ed iconiche che entrarono nell’immaginario collettivo del paese e ora fanno parte della storia visuale condivisa della Grande Depressione. La collaborazione con il FSA finì nel 1937.
Già nel 1938 Walker Evans ebbe la sua prima retrospettiva al Museum of Modern Art.
Negli anni contribuì con le sue foto alla rivista Fortune e seguì altre ricerche, come quella famose nella metropolitana di New York. Dal 1973 si dedicò al lavoro con la Polaroid che ben si sposò con la sua visione poetica ma concreta del mondo.Per ulteriori approfondimenti si consiglia: http://www.metmuseum.org/toah/hd/evan/hd_evan.htm
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#23 Walker Evans, Movie theatre on Saint Charles Street. Liberty Theater, New Orleans, Louisiana
15,00€Walker Evans
1903-1975Walker Evans, nato nel 1903 a St. Louis, Missouri, sin da piccolo era interessato all’arte, disegnava, collezionava cartoline e scattò foro con una piccola camera Kodak. Dopo la scuola volle diventare uno scrittore e dopo un anno a Parigi si stabilì a New York. Riprese la in mano anche la macchina fotografica con la quale cercò di seguire le strategie letterarie – poesia, ironia, descrizione incisiva e struttura narrativa – nella realizzazione di immagini.
Per lui la fotografia rimarrà sempre la “più letteraria delle arti grafiche” e continuò per tutta la vita a collaborare con scrittori.
Nel tardo 1935 iniziò un periodo di 18 mesi per la Resettlement Administration (dal 1937 poi FSA). Più che gli itinerari richiesti seguì il suo istinto di formazione letteraria e creò immagini dirette ed iconiche che entrarono nell’immaginario collettivo del paese e ora fanno parte della storia visuale condivisa della Grande Depressione. La collaborazione con il FSA finì nel 1937.
Già nel 1938 Walker Evans ebbe la sua prima retrospettiva al Museum of Modern Art.
Negli anni contribuì con le sue foto alla rivista Fortune e seguì altre ricerche, come quella famose nella metropolitana di New York. Dal 1973 si dedicò al lavoro con la Polaroid che ben si sposò con la sua visione poetica ma concreta del mondo.Per ulteriori approfondimenti si consiglia: http://www.metmuseum.org/toah/hd/evan/hd_evan.htm
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Edwin Levick
1869-1929Edwin Levick arrivò in America nel 1899 da Londra. Era traduttore dall’arabo per la Guaranty Trust Company a New York City ma ben presto si appassionò alla fotografia, specializzandosi nella fotografia marittima.
Le sue immagini venivano pubblicati dal NY Times, Chicago Tribune e molti altri. Iniziò anche a scrivere per le testate. La sua passione per la fotografia marittima si vede persino nelle immagini che fece di Ellis Island, la maggior parte realizzate dall’acqua.
Quando morì nel 1929 all’età di 61 anni fu ricordato come più noto fotografo marittimo della nazione, “una vera anima artistica”.Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
#24 Edwin Levick, The pens at Ellis Island, Registry Room (or Great Hall)
15,00€Edwin Levick
1869-1929Edwin Levick arrivò in America nel 1899 da Londra. Era traduttore dall’arabo per la Guaranty Trust Company a New York City ma ben presto si appassionò alla fotografia, specializzandosi nella fotografia marittima.
Le sue immagini venivano pubblicati dal NY Times, Chicago Tribune e molti altri. Iniziò anche a scrivere per le testate. La sua passione per la fotografia marittima si vede persino nelle immagini che fece di Ellis Island, la maggior parte realizzate dall’acqua.
Quando morì nel 1929 all’età di 61 anni fu ricordato come più noto fotografo marittimo della nazione, “una vera anima artistica”.Articolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
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Walker Evans
1903-1975Walker Evans, nato nel 1903 a St. Louis, Missouri, sin da piccolo era interessato all’arte, disegnava, collezionava cartoline e scattò foro con una piccola camera Kodak. Dopo la scuola volle diventare uno scrittore e dopo un anno a Parigi si stabilì a New York. Riprese la in mano anche la macchina fotografica con la quale cercò di seguire le strategie letterarie – poesia, ironia, descrizione incisiva e struttura narrativa – nella realizzazione di immagini.
Per lui la fotografia rimarrà sempre la “più letteraria delle arti grafiche” e continuò per tutta la vita a collaborare con scrittori.
Nel tardo 1935 iniziò un periodo di 18 mesi per la Resettlement Administration (dal 1937 poi FSA). Più che gli itinerari richiesti seguì il suo istinto di formazione letteraria e creò immagini dirette ed iconiche che entrarono nell’immaginario collettivo del paese e ora fanno parte della storia visuale condivisa della Grande Depressione. La collaborazione con il FSA finì nel 1937.
Già nel 1938 Walker Evans ebbe la sua prima retrospettiva al Museum of Modern Art.
Negli anni contribuì con le sue foto alla rivista Fortune e seguì altre ricerche, come quella famose nella metropolitana di New York. Dal 1973 si dedicò al lavoro con la Polaroid che ben si sposò con la sua visione poetica ma concreta del mondo.Per ulteriori approfondimenti si consiglia: http://www.metmuseum.org/toah/hd/evan/hd_evan.htm
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#25 Walker Evans, View of railroad station. Edwards, Mississippi
15,00€Walker Evans
1903-1975Walker Evans, nato nel 1903 a St. Louis, Missouri, sin da piccolo era interessato all’arte, disegnava, collezionava cartoline e scattò foro con una piccola camera Kodak. Dopo la scuola volle diventare uno scrittore e dopo un anno a Parigi si stabilì a New York. Riprese la in mano anche la macchina fotografica con la quale cercò di seguire le strategie letterarie – poesia, ironia, descrizione incisiva e struttura narrativa – nella realizzazione di immagini.
Per lui la fotografia rimarrà sempre la “più letteraria delle arti grafiche” e continuò per tutta la vita a collaborare con scrittori.
Nel tardo 1935 iniziò un periodo di 18 mesi per la Resettlement Administration (dal 1937 poi FSA). Più che gli itinerari richiesti seguì il suo istinto di formazione letteraria e creò immagini dirette ed iconiche che entrarono nell’immaginario collettivo del paese e ora fanno parte della storia visuale condivisa della Grande Depressione. La collaborazione con il FSA finì nel 1937.
Già nel 1938 Walker Evans ebbe la sua prima retrospettiva al Museum of Modern Art.
Negli anni contribuì con le sue foto alla rivista Fortune e seguì altre ricerche, come quella famose nella metropolitana di New York. Dal 1973 si dedicò al lavoro con la Polaroid che ben si sposò con la sua visione poetica ma concreta del mondo.Per ulteriori approfondimenti si consiglia: http://www.metmuseum.org/toah/hd/evan/hd_evan.htm
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Ben Shahn(1898-1969)Ben Shahn, nato in Lituania, emigròall’etàdi 6 anni con la famiglia a New York. Vollediventare pittore ma ben presto si appassionòanche alla fotografia che usòinizialmente come strumento per i suoi dipinti. Fu sostenuto dagli insegnamenti tecnicida parte del fotografo Walker Evans, con il quale condivise il suo studio a Greenwich.Dal 1935 al 1938 lavoròpart-time prima per la Resettlement Administration, poi la FSA,viaggiando molto nel Sud e nel Midwest. Utilizzòuna camera da 35mm per fotografare inmaniera informale e spesso senza che i soggetti se ne accorgessero di essere ritratti,creando quindi degli scatti puliti ed umanistici degli Americani nella GrandeDepressione.Dopo il 1938 e la fine della sua collaborazione con Stryker, proseguìla sua carrieracome pittore, diventando uno dei maggiori pittori realisti americani, tanto darappresentare gli Stati Uniti alla Biennale d’Arte di Venezia nel 1954. Il suo lavorofotograficoèstato rivalutato e reso noto al grande pubblico solo dopo la sua mortenel 1969 grazie ad una grande mostra all’Harvard’s Fogg Art Museum.Ulteriori informazioni:https://www.icp.org/browse/archive/constituents/ben-shahn?all/all/all/all/0http://www.howardgreenberg.com/artists/ben-shahnArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
#26 Ben Shahn, Stock feed in front of feed store, Route 40, central Ohio
15,00€Ben Shahn(1898-1969)Ben Shahn, nato in Lituania, emigròall’etàdi 6 anni con la famiglia a New York. Vollediventare pittore ma ben presto si appassionòanche alla fotografia che usòinizialmente come strumento per i suoi dipinti. Fu sostenuto dagli insegnamenti tecnicida parte del fotografo Walker Evans, con il quale condivise il suo studio a Greenwich.Dal 1935 al 1938 lavoròpart-time prima per la Resettlement Administration, poi la FSA,viaggiando molto nel Sud e nel Midwest. Utilizzòuna camera da 35mm per fotografare inmaniera informale e spesso senza che i soggetti se ne accorgessero di essere ritratti,creando quindi degli scatti puliti ed umanistici degli Americani nella GrandeDepressione.Dopo il 1938 e la fine della sua collaborazione con Stryker, proseguìla sua carrieracome pittore, diventando uno dei maggiori pittori realisti americani, tanto darappresentare gli Stati Uniti alla Biennale d’Arte di Venezia nel 1954. Il suo lavorofotograficoèstato rivalutato e reso noto al grande pubblico solo dopo la sua mortenel 1969 grazie ad una grande mostra all’Harvard’s Fogg Art Museum.Ulteriori informazioni:https://www.icp.org/browse/archive/constituents/ben-shahn?all/all/all/all/0http://www.howardgreenberg.com/artists/ben-shahnArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
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Walker Evans
1903-1975Walker Evans, nato nel 1903 a St. Louis, Missouri, sin da piccolo era interessato all’arte, disegnava, collezionava cartoline e scattò foro con una piccola camera Kodak. Dopo la scuola volle diventare uno scrittore e dopo un anno a Parigi si stabilì a New York. Riprese la in mano anche la macchina fotografica con la quale cercò di seguire le strategie letterarie – poesia, ironia, descrizione incisiva e struttura narrativa – nella realizzazione di immagini.
Per lui la fotografia rimarrà sempre la “più letteraria delle arti grafiche” e continuò per tutta la vita a collaborare con scrittori.
Nel tardo 1935 iniziò un periodo di 18 mesi per la Resettlement Administration (dal 1937 poi FSA). Più che gli itinerari richiesti seguì il suo istinto di formazione letteraria e creò immagini dirette ed iconiche che entrarono nell’immaginario collettivo del paese e ora fanno parte della storia visuale condivisa della Grande Depressione. La collaborazione con il FSA finì nel 1937.
Già nel 1938 Walker Evans ebbe la sua prima retrospettiva al Museum of Modern Art.
Negli anni contribuì con le sue foto alla rivista Fortune e seguì altre ricerche, come quella famose nella metropolitana di New York. Dal 1973 si dedicò al lavoro con la Polaroid che ben si sposò con la sua visione poetica ma concreta del mondo.Per ulteriori approfondimenti si consiglia: http://www.metmuseum.org/toah/hd/evan/hd_evan.htm
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#27 Walker Evans, Roadside fruit. Ponchatoula, Louisiana
15,00€Walker Evans
1903-1975Walker Evans, nato nel 1903 a St. Louis, Missouri, sin da piccolo era interessato all’arte, disegnava, collezionava cartoline e scattò foro con una piccola camera Kodak. Dopo la scuola volle diventare uno scrittore e dopo un anno a Parigi si stabilì a New York. Riprese la in mano anche la macchina fotografica con la quale cercò di seguire le strategie letterarie – poesia, ironia, descrizione incisiva e struttura narrativa – nella realizzazione di immagini.
Per lui la fotografia rimarrà sempre la “più letteraria delle arti grafiche” e continuò per tutta la vita a collaborare con scrittori.
Nel tardo 1935 iniziò un periodo di 18 mesi per la Resettlement Administration (dal 1937 poi FSA). Più che gli itinerari richiesti seguì il suo istinto di formazione letteraria e creò immagini dirette ed iconiche che entrarono nell’immaginario collettivo del paese e ora fanno parte della storia visuale condivisa della Grande Depressione. La collaborazione con il FSA finì nel 1937.
Già nel 1938 Walker Evans ebbe la sua prima retrospettiva al Museum of Modern Art.
Negli anni contribuì con le sue foto alla rivista Fortune e seguì altre ricerche, come quella famose nella metropolitana di New York. Dal 1973 si dedicò al lavoro con la Polaroid che ben si sposò con la sua visione poetica ma concreta del mondo.Per ulteriori approfondimenti si consiglia: http://www.metmuseum.org/toah/hd/evan/hd_evan.htm
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1903-1975Walker Evans, nato nel 1903 a St. Louis, Missouri, sin da piccolo era interessato all’arte, disegnava, collezionava cartoline e scattò foro con una piccola camera Kodak. Dopo la scuola volle diventare uno scrittore e dopo un anno a Parigi si stabilì a New York. Riprese la in mano anche la macchina fotografica con la quale cercò di seguire le strategie letterarie – poesia, ironia, descrizione incisiva e struttura narrativa – nella realizzazione di immagini.
Per lui la fotografia rimarrà sempre la “più letteraria delle arti grafiche” e continuò per tutta la vita a collaborare con scrittori.
Nel tardo 1935 iniziò un periodo di 18 mesi per la Resettlement Administration (dal 1937 poi FSA). Più che gli itinerari richiesti seguì il suo istinto di formazione letteraria e creò immagini dirette ed iconiche che entrarono nell’immaginario collettivo del paese e ora fanno parte della storia visuale condivisa della Grande Depressione. La collaborazione con il FSA finì nel 1937.
Già nel 1938 Walker Evans ebbe la sua prima retrospettiva al Museum of Modern Art.
Negli anni contribuì con le sue foto alla rivista Fortune e seguì altre ricerche, come quella famose nella metropolitana di New York. Dal 1973 si dedicò al lavoro con la Polaroid che ben si sposò con la sua visione poetica ma concreta del mondo.Per ulteriori approfondimenti si consiglia: http://www.metmuseum.org/toah/hd/evan/hd_evan.htm
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#28 Walker Evans, Negroes in the lineup for food at mealtime in the camp for flood refugees, Forrest City, Arkansas
15,00€Walker Evans
1903-1975Walker Evans, nato nel 1903 a St. Louis, Missouri, sin da piccolo era interessato all’arte, disegnava, collezionava cartoline e scattò foro con una piccola camera Kodak. Dopo la scuola volle diventare uno scrittore e dopo un anno a Parigi si stabilì a New York. Riprese la in mano anche la macchina fotografica con la quale cercò di seguire le strategie letterarie – poesia, ironia, descrizione incisiva e struttura narrativa – nella realizzazione di immagini.
Per lui la fotografia rimarrà sempre la “più letteraria delle arti grafiche” e continuò per tutta la vita a collaborare con scrittori.
Nel tardo 1935 iniziò un periodo di 18 mesi per la Resettlement Administration (dal 1937 poi FSA). Più che gli itinerari richiesti seguì il suo istinto di formazione letteraria e creò immagini dirette ed iconiche che entrarono nell’immaginario collettivo del paese e ora fanno parte della storia visuale condivisa della Grande Depressione. La collaborazione con il FSA finì nel 1937.
Già nel 1938 Walker Evans ebbe la sua prima retrospettiva al Museum of Modern Art.
Negli anni contribuì con le sue foto alla rivista Fortune e seguì altre ricerche, come quella famose nella metropolitana di New York. Dal 1973 si dedicò al lavoro con la Polaroid che ben si sposò con la sua visione poetica ma concreta del mondo.Per ulteriori approfondimenti si consiglia: http://www.metmuseum.org/toah/hd/evan/hd_evan.htm
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Ben Shahn(1898-1969)Ben Shahn, nato in Lituania, emigròall’etàdi 6 anni con la famiglia a New York. Vollediventare pittore ma ben presto si appassionòanche alla fotografia che usòinizialmente come strumento per i suoi dipinti. Fu sostenuto dagli insegnamenti tecnicida parte del fotografo Walker Evans, con il quale condivise il suo studio a Greenwich.Dal 1935 al 1938 lavoròpart-time prima per la Resettlement Administration, poi la FSA,viaggiando molto nel Sud e nel Midwest. Utilizzòuna camera da 35mm per fotografare inmaniera informale e spesso senza che i soggetti se ne accorgessero di essere ritratti,creando quindi degli scatti puliti ed umanistici degli Americani nella GrandeDepressione.Dopo il 1938 e la fine della sua collaborazione con Stryker, proseguìla sua carrieracome pittore, diventando uno dei maggiori pittori realisti americani, tanto darappresentare gli Stati Uniti alla Biennale d’Arte di Venezia nel 1954. Il suo lavorofotograficoèstato rivalutato e reso noto al grande pubblico solo dopo la sua mortenel 1969 grazie ad una grande mostra all’Harvard’s Fogg Art Museum.Ulteriori informazioni:https://www.icp.org/browse/archive/constituents/ben-shahn?all/all/all/all/0http://www.howardgreenberg.com/artists/ben-shahnArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
#29 Ben Shahn, Coal cars in railroad yard at Williamson, West Virginia
15,00€Ben Shahn(1898-1969)Ben Shahn, nato in Lituania, emigròall’etàdi 6 anni con la famiglia a New York. Vollediventare pittore ma ben presto si appassionòanche alla fotografia che usòinizialmente come strumento per i suoi dipinti. Fu sostenuto dagli insegnamenti tecnicida parte del fotografo Walker Evans, con il quale condivise il suo studio a Greenwich.Dal 1935 al 1938 lavoròpart-time prima per la Resettlement Administration, poi la FSA,viaggiando molto nel Sud e nel Midwest. Utilizzòuna camera da 35mm per fotografare inmaniera informale e spesso senza che i soggetti se ne accorgessero di essere ritratti,creando quindi degli scatti puliti ed umanistici degli Americani nella GrandeDepressione.Dopo il 1938 e la fine della sua collaborazione con Stryker, proseguìla sua carrieracome pittore, diventando uno dei maggiori pittori realisti americani, tanto darappresentare gli Stati Uniti alla Biennale d’Arte di Venezia nel 1954. Il suo lavorofotograficoèstato rivalutato e reso noto al grande pubblico solo dopo la sua mortenel 1969 grazie ad una grande mostra all’Harvard’s Fogg Art Museum.Ulteriori informazioni:https://www.icp.org/browse/archive/constituents/ben-shahn?all/all/all/all/0http://www.howardgreenberg.com/artists/ben-shahnArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
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Gordon Parks
1912-2006Gordon Parks, nato nel Kansas, era uno dei grandi personaggi della fotografia del XX secolo nonché primo fotografo afro-americano ai servizi della FSA. Con una forte etica e senso per la giustizia ha lasciato ai posteri lavori che raccontano gli aspetti più salienti della cultura americana, dai primi anni 1940 fino alla sua morte nel 2006. Fotografie che parlano dei rapporti tra le varie etnie, di povertà, diritti civili e della vita urbana.
Il suo periodo come fotografo per la FSA dal 1942 al 1943, segna l’inizio della sua carriera, dove era fortemente influenzato dal lavoro di Lange e Delano. In questo periodo riesce a documentare la situazione urbana a Washington D.C., come nella foto presente nella mostra.
Gordon Parks era anche un famoso compositore, autore e regista di cinema.Ulteriori informazioni: http://www.gordonparksfoundation.org/artist
http://www.nytimes.com/2006/03/08/arts/design/gordon-parks-a-master-of-the-camera-dies-at-93.htmlArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
#30 Gordon Parks, Mother watching her children as she prepares the evening meal.
15,00€Gordon Parks
1912-2006Gordon Parks, nato nel Kansas, era uno dei grandi personaggi della fotografia del XX secolo nonché primo fotografo afro-americano ai servizi della FSA. Con una forte etica e senso per la giustizia ha lasciato ai posteri lavori che raccontano gli aspetti più salienti della cultura americana, dai primi anni 1940 fino alla sua morte nel 2006. Fotografie che parlano dei rapporti tra le varie etnie, di povertà, diritti civili e della vita urbana.
Il suo periodo come fotografo per la FSA dal 1942 al 1943, segna l’inizio della sua carriera, dove era fortemente influenzato dal lavoro di Lange e Delano. In questo periodo riesce a documentare la situazione urbana a Washington D.C., come nella foto presente nella mostra.
Gordon Parks era anche un famoso compositore, autore e regista di cinema.Ulteriori informazioni: http://www.gordonparksfoundation.org/artist
http://www.nytimes.com/2006/03/08/arts/design/gordon-parks-a-master-of-the-camera-dies-at-93.htmlArticolo aggiunto! Sfoglia la lista dei desideriL'articolo selezionato è già presente nella tua lista dei desideri! Sfoglia la lista dei desideri
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Dorothea Lange
1895-1965Dorothea Lange, nata a Hoboken, New Jersey, da famiglia agiata che le permise di studiare e di cambiare da indirizzo didattico alla fotografia, iniziò la sua carriera come nota fotografa documentarista solo negli anni 1930, quando incontrò il suo secondo marito, l’economista Paul Taylor con il quale viaggiò per cinque anni documentando la vita rurale su incarico della FSA. Mentre Taylor scrisse i suoi report, Lange ritraeva le persone che incontravano. Nascono così alcuni degli scatti umanamente più significativi non solo della produzione fotografica della FSA ma di quelli anni, come la “Migrant Mother”, una vera icona della storia della fotografia che ottenne grandissimo successo da subito.
Nel 1940 Dorothea Lange venne premiata – come prima donna – con una “Guggenheim Fellowship”, a dimostrazione del suo riconosciuto valore artistico.
Durante la guerra lavorò per l’OWI (Office of War Information) a fotografare l’internamento dei giapponesi americani. Dopo la guerra continuò nonostante problemi di lavoro a prendere incarichi per riviste come LIFE, a documentare i viaggi oltremare del marito e divenne co-fondatrice della casa editoriale Aperture che ancora adesso produce e pubblica libri di alto livello di fotografia America.http://www.biography.com/people/dorothea-lange-9372993#early-years
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#31 Dorothea Lange, Along the highway near Bakersfield, California. Dust bowl refugees
15,00€Dorothea Lange
1895-1965Dorothea Lange, nata a Hoboken, New Jersey, da famiglia agiata che le permise di studiare e di cambiare da indirizzo didattico alla fotografia, iniziò la sua carriera come nota fotografa documentarista solo negli anni 1930, quando incontrò il suo secondo marito, l’economista Paul Taylor con il quale viaggiò per cinque anni documentando la vita rurale su incarico della FSA. Mentre Taylor scrisse i suoi report, Lange ritraeva le persone che incontravano. Nascono così alcuni degli scatti umanamente più significativi non solo della produzione fotografica della FSA ma di quelli anni, come la “Migrant Mother”, una vera icona della storia della fotografia che ottenne grandissimo successo da subito.
Nel 1940 Dorothea Lange venne premiata – come prima donna – con una “Guggenheim Fellowship”, a dimostrazione del suo riconosciuto valore artistico.
Durante la guerra lavorò per l’OWI (Office of War Information) a fotografare l’internamento dei giapponesi americani. Dopo la guerra continuò nonostante problemi di lavoro a prendere incarichi per riviste come LIFE, a documentare i viaggi oltremare del marito e divenne co-fondatrice della casa editoriale Aperture che ancora adesso produce e pubblica libri di alto livello di fotografia America.http://www.biography.com/people/dorothea-lange-9372993#early-years
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BEAUTY FOOD / ©Giorgio.Cravero / Image n°001
1.800,00€Immagine n°001 della serie (Beauty Food)
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